Ben arrivati nel 2018 e buon inizio a tutti! Come procedono i buoni propositi? Io devo fare ancora il punto della situazione in realtà, ma magari se li penso strada facendo, poi non li dimentico eheheh. I buoni propositi però non sono l’unica cosa “da fare” per iniziare al meglio un nuovo anno! Una delle cose più utili è cercare di dare una sbirciatina a quello che ci aspetta (un po’ come quando leggiamo l’oroscopo a gennaio, ammettiamolo!), e questo vale per tutto, quindi anche per il lavoro! Ecco il motivo per cui il nostro appuntamento di oggi di Event Time è dedicato ai trend degli eventi per il 2018!
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PREFERITI (E NON) DI NOVEMBRE
Ciao a tutti! Ecco l’elenco dei prodotti che ho citato nel video dei preferiti (e non) del mese (…o dei mesi eheheh).
Smalto Essence collezione natalizia Merry Berry n° 01 The masked ball
Profumo per capelli Essence collezione natalizia Merry Berry n° 01
Smalto Essence effetto cipriato “No make-up look” n° 02 Powdery beige
Salviette struccanti all’acqua micellare Garnier
Dischetti di cotone Sephora
Midnight Recovery Concentrate Kiehl’s
Burrocacao Dizao Organics, 100% naturali:
qui trovate il burrocacao alla cannella; qui quello colorato alla lavanda; qui invece il post di qualche giorno fa con il video dello specchettamento, gli INCI e il link alla pagina con tutti i burrocacao Dizao.
Set 10 pennarelli Tiger
So…that’s all folks! Voi avete già provato qualcuno di questi prodotti? Vorreste una recensione più dettagliata di qualcuno di questi?
G.
METTERE LO SMALTO IN 20 SECONDI? SI PUO’! #BEAUTY #NAILSINC
Avete presente i momenti in cui andate di corsa e non avete ancora messo lo smalto? Di solito la decisione è tra il non metterlo e lo sceglierne uno di cui non si vedrebbero particolarmente i difetti…quindi trasparente!
Nails inc. ha risolto il dilemma! Si tratta di uno smalto in spray. La novità non è solo il formato ma anche l’applicazione. Il primo passaggio (necessario) è un qualsiasi base coat, che però può anche essere lo smalto che già indossavate! Quindi non c’è bisogno di acquistare altri prodotti particolari (magari proprio esclusivi del brand in questione eheheh). Poi basterà applicare lo smalto con la bomboletta per circa 20 secondi a 10 cm dalle unghie, senza preoccuparvi di macchiare la mano, perché una volta asciugato potrete rimuoverlo dalla pelle semplicemente con dell’acqua tiepida!
Per il momento sono disponibili solo due colori, che però sul sito sono già terminati in prevendita; intanto potete attivare sempre sul loro store la notifica per quando sarà disponibile il prossimo riassortimento. Sicuramente però forse ci conviene aspettarne l’arrivo in Italia (o almeno in Europa)…per ora il prezzo comunque è di $10.
Voi cosa ne pensate? Lo provereste?
G.
ATTILIO CAROTA.DESIGN – A/I 2015-’16 #INTERVISTA #MODA
Appassionati di moda, siete sicuri di conoscere proprio tutti?
Ho avuto il piacere di intervistare Attilio Carota, abruzzese, Costumista, da anni nel mondo dello spettacolo e attualmente docente all’Accademia di Belle Arti de L’Aquila. Ma questa volta ci ha parlato della sua Capsule Collection A/I 2015-’16.
A chi si rivolge la Capsule?
Solitamente una collezione si focalizza su una tipologia di donna, invece noi pensiamo alla stagionalità. La scorsa Capsule, quella estiva, era incentrata sull’aspetto più libero, vivace, colorato di una donna, mentre questo invernale si rifà a dei mix delle tipologie di cuciture. Tendenzialmente noi mischiamo i pizzi, i merletti, le lane, però tenendo poi la forma di tendenza dell’ultimo periodo, che è l’oversize, o comunque delle forme costruite. Quindi ritroviamo una donna abbastanza giovane che ha però l’idea di miscelare più stili, che si sente ogni giorno diversa e quindi non vuole vestire sempre allo stesso modo; così cerchiamo di dare ad ogni stagionalità una percezione differente della donna.
Al centro della collezione ci sono i capispalla, è stata una scelta dettata solo dalla stagione o c’è dell’altro?
No, c’è dell’altro perché è una mania. E’ una mia concezione di costruzione, cioè io preferisco avere dei capi costruiti, e il più costruito che noi facciamo è il capospalla. Adoro i cappotti, ma può essere una giacca, magari corta, però sono sempre molto costruite, con tessuti molto strutturati. Amiamo avere diversi tagli, che raccontano comunque un qualcosa, che segnano il corpo rendendolo armonioso.
Quali sono i tessuti utilizzati?
Adoro da impazzire la lana, quindi troverai ad esempio la lana pettinata, quasi sempre abruzzese. Quest’anno ci siamo limitati con gli scozzesi o i Pied de poule a differenza della collezione precedente, ma abbiamo lane comunque di lavorazioni “sporche”, non hanno tutti i filati dello stesso colore, ma soprattutto le abbiniamo in diversi colori, come dei verdi con dei blu, con dei macramè ocra o più scuri. Però sotto questo macramè ci sono sempre dei principi di Galles, in alcuni abiti non si vede, però c’è sempre un quadrettino o un righino, quella è la nostra firma, che è un bisogno proprio estetico di vedere le linee di costruzione che spezzano con le linee delle quadrettature.
Che cosa ha ispirato la collezione e cosa vorresti ispirasse?
La collezione quest’anno è stata ispirata da una lady inglese. Se si divide la nostra modella a pezzi vediamo che le scarpe sembrano di una sessantenne, le lunghezze della gonna sono di una quarantenne, e la parte superiore è ancora più giovanile. In questo caso le linee sono molto inglesi, però le abbiamo “spogliate” quindi ci sono molte pieghe baciate, linee che spezzano la vita ma sempre un pò gonfie, che io definisco a fungo, strette in basso e sulle spalle. In realtà, anche se sembra strano, l’idea è quella di avere una donna che si possa mischiare, che secondo me è proprio il termine adatto, con le altre donne, cioè non mettere al centro l’abito, ma la donna stessa; molti di questi abiti, anche con i mix di tessuti, vicino alle altre donne possono spiccare, però tendenzialmente realizziamo i capi con determinati tagli in modo da far risaltare sempre la testa perché secondo me, indipendentemente dal vestito o dalle scarpe, l’importanza quando devi vestire una donna ce l’ha comunque quasi sempre il volto. Quindi l’ispirazione è che poi una donna possa comunque distinguersi, non solo grazie all’abito ma anche grazie al proprio volto.
La Capsule mi è piaciuta molto, soprattutto nelle idee e nella ricerca che ci sono dietro. E’ molto vicina alle tendenze del momento ma con un tocco classico, che io ad esempio ricerco quasi sempre anche nel vestirmi tutti i giorni!
Voi cosa ne pensate?
G.
Cosa mi metto? #TSHIRT #style
E’ sicuramente uno dei pochi capi che troverete in qualunque armadio. Ognuno ne possiede almeno un paio. Sono le t-shirt, o semplicemente magliette se preferite. Ultimamente sono tornate particolarmente di moda, avvistate tra star dello spettacolo e note fashion blogger. Sono se vogliamo anche un capo d’abbigliamento storico, dai marinai dell’Ottocento con le classiche magliette a righe ai trend di James Dean o Marlon Brando che li abbinavano a semplici jeans, hanno subito anche diverse mutazioni e adattamenti nel tempo: la t-shirt era esclusivamente la maglietta a maniche corte, girocollo, con il busto dritto e la caratteristica forma a T che le è valsa il nome, solitamente bianca. Il simbolo della praticità e semplicità invece si è evoluto e oggi lascia spazio a diversi colori e modelli e ricorrendo spesso a stampe di ogni tipo, da immagini a frasi divertenti, a icone. Ma soprattutto è il modo di indossarla ad essere cambiato. La caratteristica non è più solo “sportiva” ma più stile “easy-chic”. Oltre agli abbinamenti più classici quindi, ne troviamo ultimamente altri tre molto in voga al momento. Questi in particolare sono stati proposti da Zara per l’ultima Collezione.
Una variante che vediamo sempre più spesso è quella della t-shirt corta, abbinata solitamente a pantaloni o gonne a vita molto alta. Un look semplice e adatto ad ogni giorno. Gli accessori potrebbero comunque, come sempre, fare la differenza.
Questo è l’abbinamento che mi piace di meno, forse perché non amo le gonne a tubino che arrivino al ginocchio. Comunque, tornando alle nostre magliette, in questo caso riescono a togliere l’eccessivo rigore e formalità da un capo abbinato che altrimenti sarebbe molto più difficile indossare in alcune occasioni.
L’ultimo è in assoluto il mio abbinamento preferito. Anche in questo caso una semplice t-shirt sdrammatizza una giacca o un blazer che rischia altrimenti di risultare troppo formale per dei contesti più tranquilli.
La maglietta è diventata un passepartout, la chiave per far girare il nostro armadio e a volte stravolgerlo. Un capo basico ma ultimamente sempre più “iconico”.
E voi come la abbinate??
G.