Facciamo una premessa? Facciamola. Quando le cose cambiano, soprattutto se lo fanno velocemente, è importante informarsi, conoscere, rimanere aggiornati. Il web, con le sue regole, le sue mille facce, con tutte le persone che lo vivono, è forse una delle cose che cambiano più spesso e più velocemente. Di social e di influencer marketing, fino a qualche anno fa, a malapena se ne parlottava sotto voce, temendo quasi di farsi sentire. Oggi è un ambito che crea lavoro, impegna, che si è fatto notare sotto mille aspetti, da quelli economici a quelli normativi. Quindi come tutto, è importante conoscerli, da vicino, approfonditamente e dal giusto punto di vista.
Premesso questo, capirete bene perché, non appena uscito, ho preso subito il nuovo libro di Ilaria Barbotti “Instagram marketing – Strategia e regole nell’influencer marketing” edito da Hoepli.
Per chi non conoscesse Ilaria Barbotti (cosa fate su Instagram? Seguite i gattini?), è un’esperta di dinamiche social, specializzata in Pubbliche Relazioni, nonché fondatrice e presidente di InstagramersItalia (aaaah! Ce lo potevi dire prima!). Innanzi tutto cosa rende, secondo me, lei una fonte attendibile e autorevole sull’argomento (oltre ai propri meriti e titoli ovviamente)? Non basta essere un professionista del settore, ma credo che ci siano elementi che fanno la differenza tra i tantissimi professionisti che esistono in ogni ambito lavorativo. Per questo, soprattutto in ambiti in crescita e sviluppo costanti e a volta incerti, una persona che riesca a coglierne il valore e le possibilità ha sicuramente una marcia in più.
Prima domanda: mi è piaciuto il libro?
Si. L’ho letto velocemente, con facilità, il linguaggio è semplice e comprensibile, ma non per questo i contenuti hanno meno valore. Anzi, proprio per questo motivo, credo che si adatti a competenze e conoscenze diverse. Questa non è una cosa semplice, perché un linguaggio e una struttura troppo complessi, rimangono ostici per chi non conosca l’argomento, e invece pesanti per chi sta semplicemente approfondendo o voglia solo dare uno sguardo d’insieme a qualcosa che in buona parte già conosce.
I contenuti sono ben organizzati e riescono a spaziare tra tutti gli argomenti specifici che si potessero trattare a riguardo; i contributi degli ulteriori esperti nel corso della lettura non spezzano la continuità del libro che, nonostante non sia ovviamente un romanzo, riesce ad essere una lettura anche piacevole.
Ciò che più mi è piaciuto, è sicuramente il fatto che si possa ritenere una panoramica sufficientemente completa dell’argomento: si parte dalle funzioni dell’applicazione Instagram, l’analisi del fenomeno dell’influencer marketing, gli elementi normativi di cui se ne fa un quadro abbastanza chiaro (nonostante attualmente sia un tasto decisamente dolente!), le pratiche scorrette e molti suggerimenti per chi lavora o desidera lavorare in questo ambiente.
Molto interessante la scelta di mostrare anche i risultati di un sondaggio svolto tra 250 Instagramers, inseriti alla fine di ogni argomento cui le domande si riferivano.
Per chi è il libro?
Credo che il libro possa essere per tutti, da chi è semplicemente curioso a chi vuole approfondire determinati aspetti. Non credo ci sia un target troppo specifico, tipo “solo per professionisti” o “solo per chi è alle prime armi”. Credo sia piacevole, utile, di facile comprensione e completo. Insomma, si adatta alle esigenze di chi lo vuole leggere, ma soprattutto è sicuramente un valido mezzo per far conoscere alcune cose a chi non è del settore, acquisendo una maggiore consapevolezza che, nell’utilizzo quotidiano di smartphone e social network, è fondamentale.
Lo consiglierei?
Si e l’ho già consigliato ad altre persone. Non è una lettura pesante e complessa, ma dà uno sguardo d’insieme utile da diversi punti di vista. Non c’è un’età consigliata ma io inizierei a suggerirlo anche a ragazzi delle scuole superiori.
I social network sono nati come “altrove”, un posto a parte dove interagire e fare cose, poi è diventato come “un altro internet”, avvicinandosi quasi di più alla vita reale. Questo fa nascere la necessità di conoscerli molto meglio, non per scattare selfie migliori, ma per essere consapevoli di ciò che sono realmente, di come possano essere uno strumento valido e utile, di come lo utilizzino altre persone, come non ci appaiano immagini e parole casuali ma ci sia qualcosa di molto più complesso dietro, ed è importante che i ragazzi anche più giovani lo capiscano presto (e anche noi ragazzi un po’ più grandicelli).
Dove lo trovate?
In libreria oppure al link su Amazon che vi metto qui (dove è scontato e ve lo portano anche a casa! Che vogliamo di più?)
Se invece lo avete già letto, che ne pensate? Lo avete trovato anche voi altrettanto valido?
G.