Breve premessa: non sono mai stata un’accanita sostenitrice di nulla, se non di quello che mi piace.
Ho riflettuto molto sullo scrivere o meno questo post, ma credo sia doveroso soprattutto in questo periodo. Vi spiego il perché. Sto cercando di modificare (al meglio spero) alcune mie abitudini, non in maniera radicale tipo diventare vegana e non usare più cose che non siano completamente naturali, ma cercando quelle energie “alternative” che in realtà alternative non dovrebbero essere perché più vicine a noi di quanto non lo sia tutto il resto. Non parlo di cambiamenti radicali proprio perché il tutto non viene da convinzioni o ragionamenti o etiche di alcun tipo, semplicemente da valutazioni sul mio stile di vita.
Detto ciò, mi sono ritrovata sempre più “circondata” da tutto ciò che possa essere biologico, ossia naturale. C’è molta più attenzione e interesse per quel mondo che prima rimaneva ancora una nicchia piuttosto in disparte. Ora anche il mercato è ampliamente orientato in questo senso. Ci ritroviamo con due “stili di vita” che vanno quasi di pari passo. Sorvolando sulla parte esclusivamente dedita al bio, ho avuto comunque modo di vedere come questo possa piuttosto essere d’aiuto in stretta connessione con le altre nostre abitudini, ponendo solo alcune semplici attenzioni. Gli ambiti principali in questione sono la cosmesi e l’alimentazione, per i quali c’è bisogno di fare due discorsi distinti.
Per quanto riguarda la cosmesi, nel mio caso, mi riferisco più alla cura del corpo e dei capelli, molto meno al make-up. So che può sembrare un discorso assurdo, ma ripeto, non lo sto facendo come linea di pensiero assoluta, sto cercando di equilibrare le cose in base a ciò che richiede il mio organismo. Proprio per questo motivo da poco ho iniziato ad informarmi sulla questione INCI. Mi è costantemente d’aiuto a riguardo il Biodizionario, con il quale riesco a classificare gli ingredienti del prodotto. Però quello che mi interessa di più non sono i singoli ingredienti: aver imparato a leggere un INCI mi serve per capire quali effetti può avere quel prodotto sul mio corpo, perché, non utilizzando un prodotto completamente Verde, so comunque quanto può essere “nocivo” quello con ingredienti di sintesi chimica posti all’inizio dell’elenco (quindi in quantità maggiore) rispetto a quello in cui li trovo più avanti (la cui quantità quindi è minore). Sono sempre stata attentissima ad esempio ai prodotti per capelli: soffrendo infatti di dermatite seborroica tengo sempre la situazione “sotto controllo” e utilizzo solo prodotti specifici (non ho mai comprato uno shampoo o un balsamo in profumeria/supermercato per intenderci eheheh). Oppure, avendo notato ultimamente un aumento eccessivo di brufoletti sotto pelle sul viso e avendo escluso ogni altro prodotto come possibile causa, ho deciso di sospendere l’utilizzo dell’acqua micellare di Kiko e di provare quella di Bioderma, che non ha un INCI completamente Verde, ma sicuramente migliore e con meno allergeni (vi farò sapere come andrà a finire….eheheh). Per quanto riguarda il make-up sono pochi gli accorgimenti che uso per ora e riguardano solo il fondotinta, la BB cream e la matita nera per la rima interna: sono quei prodotti che uso più spesso e con i quali, se non scelti accuratamente, mi ritrovo sempre ad avere diversi problemi. In questo caso quindi sto cercando di essere più attenta nella scelta di alcuni prodotti, prediligendo quelli da un INCI più naturale possibile ma che rimangano negli stessi standard qualitativi (o magari migliori) rispetto a quelli che ero solita usare.
Per quanto riguarda l’alimentazione il discorso è diverso e sicuramente più delicato. Non ho mai avuto bisogno fortunatamente di diete dimagranti, ma il fisico nel tempo subisce ovviamente molti cambiamenti, soprattutto se, come nel mio caso, si passa dal fare un’attività sportiva tutti i giorni al non farne alcuna (mea culpa, orrore, sacrilegio…..lo so!). Il controllo della mia linea (per evitare di “lievitare” considerevolmente) e i problemi con alcuni alimenti, hanno fatto sì che mi informassi su delle alternative. Alcune non sono decisamente naturali, come il latte senza lattosio, ma non ancora trovo il coraggio di provare quello di soia o di riso e sinceramente non credo lo vorrò mai trovare. Per il resto invece ho avuto modo di scoprire le proprietà di molti alimenti e di trovare delle soluzioni che integrate al mio solito regime alimentare possono non solo farmi stare meglio, ma anche apportare dei benefici. Sono informazioni alla portata di tutti: i frutti di stagione, alcune verdure, acqua tiepida e limone, acqua e latte di cocco, quinoa, shirataki, bacche di Goji…Ultimamente vanno poi molto “di moda” le diete Detox, che comprendono anche 2 giorni di assoluto digiuno nutrendosi solo di bibitoni. A parte il fatto che alcuni medici sostengono, risultati alla mano, che queste diete non hanno davvero un effetto disintossicante per l’organismo, sono sempre dell’opinione che fare delle scelte così drastiche non può essere una strada intrapresa autonomamente e parlo di diete dimagranti, disintossicanti o vegane/vegetariane. Infatti la mia scelta per alcuni alimenti “nuovi” nel mio regime alimentare concernono un’introduzione e non una sostituzione. Le uniche cose che cerco di limitare il più possibile, sotto consiglio anche del mio medico, sono alimenti con glutine e lattosio, ma per ragioni “mediche” e non di peso o altro.
Insomma, questo nuovo e maggiore interesse per il mondo Bio ha portato secondo me l’attenzione su qualcosa di molto più importante: “ascoltare” il nostro corpo, più di quanto non facessimo prima. Adesso vediamo come risponderà nel tempo alle novità.
Voi avete fatto qualche cambiamento di questo tipo? Siete curiose/i di qualche “scoperta” in particolare a riguardo?
G.