Il temuto momento della prova costume è stato superato…almeno “temporalmente” eheheh. Le “discussioni” sulla forma fisica però non si placano. Si tratta di battaglie principalmente su due fronti: da un lato si combatte un fisico eccessivamente magro, dall’altro si difende quello che viene definito “curvy”. In entrambi i casi si fa appello alla salute, arrivando a definire poco sano qualsiasi fisico entro la taglia 40 e al contrario considerando sano un qualsiasi corpo dalla taglia 44 in su…praticamente senza porre un limite. L’ultima discussione arriva proprio dai social, ora che Instagram ha “riabilitato” l’hashtag #curvy che aveva precedentemente oscurato, infatti dalle ricerche risultava inesistente. Sorvolando sulla questione etica in sé rispetto a questa faccenda, che reputo comunque scorretta da parte del social che al contrario non si fa problemi particolari per immagini realmente oltraggiose, volevo invece mettere in luce l’aspetto errato di queste discussioni e l’uso improprio a volte di alcuni termini. Sebbene l’inizio di tutto venga dall’intento lodevole di difendere chi viene denigrato, offeso o emarginato per il proprio aspetto fisico, i risvolti che ne conseguono nel tempo sono a volte altrettanto distruttivi. Per quanto possiamo sostenere una persona in evidente sovrappeso, la società non può comunque attualmente permettersi di ignorare che anche quella forma fisica sia un problema. Il sovrappeso, a qualsiasi livello, può portare a gravi conseguenze mediche (alto rischio di infarto, problemi respiratori e di circolazione solo per citarne alcuni) e spesso quella di “doversi accettare” diventa quasi una scusa per non affrontare il problema. Spesso si legge l’aggettivo “sano” sotto l’immagine di una persona in sovrappeso, magari per difenderla da vere e proprie aggressioni, ma in questi casi bisogna ricordarsi che non è un giusto attributo e questo diventa non più un aiuto, quanto a volte uno scudo per quella persona. Ecco che quindi viene utilizzato in maniera impropria il termine “curvy” che invece è più riferibile semplicemente ad una figura formosa, con curve più pronunciate, ma non sicuramente in sovrappeso.
Allo stesso modo un fisico esile non è necessariamente indice di malattia o problemi alimentari. Entrano infatti in gioco anche in questo caso diversi fattori, tra cui quella che noi siamo soliti chiamare “costituzione” e di cui in gran parte è responsabile il metabolismo. Spesso purtroppo persone di ogni tipo soffrono di disturbi alimentari per i più svariati motivi, molte altre arrivano a livelli eccessivi nella ricerca esasperata della forma fisica che loro reputano perfetta, risultando in questo modo davvero fisici non in salute, perché non hanno in effetti il modo di esserlo. Molte altre volte una taglia 38 è una semplice ragazza da una struttura ossea più esile, un super metabolismo e che pratica molto sport; forse sarà anche attenta ad una corretta alimentazione, ma il fatto che sia “magra” non è necessariamente sintomo di poca salute. I segni sono ben altri…
Insomma, la forma fisica non va sempre di pari passo con la salute e a volte alcune affermazioni possono pesare ad una persona più di quanto si possa immaginare. Accettare sé stessi non vuol dire nascondersi dai propri problemi, ma affrontarli per stare davvero meglio! Vorrei che passasse un messaggio in realtà più importante (credo) di qualsiasi forma fisica….#healthyisok…non è curvy, non è skinny…è un obiettivo per tutti coloro che sanno di poter e dover migliorare per la loro salute, una costante per ognuno di noi che li sosterrà e che si impegna a mantenere il proprio corpo in salute. Tutte le “battaglie” nel tempo hanno portato ad un risultato, così oggi la forma realmente non è importante, ma stare bene è fondamentale! 🙂
Raccontiamoci sui social che cosa ci fa stare bene…fisicamente, psicologicamente…o cosa fate per poter stare bene, perché l’unica cosa che alla fine vale per tutti è che #healthyisok 😉
G.