Rimaniamo a Los Angeles anche questa settimana e troviamo un altro corto candidato all’Oscar 2013. Questa volta un brevissimo lavoro (solo 1 minuto e mezzo!) in stop-motion. A capo troviamo Adam Pesapane, meglio conosciuto come PES, che ne ha curato anche il suono. La sua preferenza per gli oggetti reali reande anche questa volta il suo lavoro particolare e molto originale. Così in questo caso ci troviamo davanti alla preparazione di un perfetto Guacamole, ma dagl’ingredienti insoliti, sebbene meticolosamente ispirati agli originali. L’avocado è una bomba a mano che si taglia con facilità, la sua polpa ha la consistenza del pongo ed il nòcciolo è una palla da biliardo (che ci sia qualche preciso messaggio molto più profondo dietro questo simpatico avvicendamento?). Anche gli altri ingredienti sono oggetti più disparati tra dadi, palline, lampadine e case del Monopoly; il tutto accompagnato da colorate quanto friabili chips da casinò, che sostituiscono le solite tortilla chips. Tradizionale anche la preparazione nel mocajete, tipico mortaio e pestello messicano. Insomma un mix di ingredienti con cui siamo abituati a rapportarci anche quotidianamente, oramai in modo semplice come la preparazione di una qualsiasi pietanza; eppure la maggior parte di essi sono oggetti carichi di significati molto più spiacevoli. Mi è piaciuto molto questo corto, cattura con leggerezza l’attenzione per la sua grande inventiva, ma in realtà credo dia grandi spunti di riflessione tutt’altro che evanescenti. Una piccola curiosità: le mani nel video sono proprio del creativo PES.
G.