Vogue Fashion Night Out. Roma 13 settembre 2012. Una tra le tante tappe dell’evento mondano che ogni anno in tutte le città che coinvolge, richiama un gran numero di persone. Così anche questa volta Roma ha avuto la sua “notte” bianca modaiola, tra volti noti attesi da lunghe file di fan o curiosi e cocktail, stuzzichini e champagne offerti dai negozi che hanno aderito all’evento, anche quelli solitamente rivolti ad una clientela particolarmente facoltosa, che hanno, a parer mio, finalmente accolto sorridenti anche coloro che volevano solo “dare un’occhiata”. Il tempo ha rischiato di rovinare una serata così ben organizzata, ma si è rivelato clemente al momento giusto e le vie non si sono dovute riempire di ingombranti ombrelli. Diverse e talvolta anche affascinanti le idee per l’intrattenimento, dai più gettonati dj in numerose vetrine, ai set fotografici con modelli e modelle, alcuni (veramente pochi purtroppo) artisti di strada e svariati stand promozionali. Unica pecca forse la poca informazione sugli eventi specifici organizzati, ognuno doveva sapere già da casa dove trovare cosa, così sono sicura che molte persone, me per prima, avranno dato solo uno sguardo sommario a ciò che incontravano senza poter avere davvero la possibilità di partecipare meglio e più attivamente alla serata e alla sua buona riuscita. In questo mi dispiace molto rivedere lo stesso distacco che ha spesso, in questo caso, il mondo della moda in tutto ciò che lo riguarda, dagli abiti più creativi delle passerelle (la maggior parte belli, ma più simili all’idea di “pezzo da collezione” che a quella di abito da guardaroba), alla rigida “selezione naturale” in una cerchia di persone che rimane sempre un po’ sospesa a mezz’aria, nel suo universo che non osa contaminazioni di altro genere. È sicuramente una critica dura a tutto quello che il più delle volte in fondo si ammira, ma alla resa dei conti si torna alla realtà e quel mondo rimane distante freddo e distaccato. Mi ha fatto piacere trovare un evento come questo, ha creato una vetrina per quella realtà così lontana, eppure non è ancora come mi potrebbe davvero affascinare. Chissà, magari qualcuno troverà la chiave giusta per aprire realmente quelle porte a tutti, intanto però possiamo comunque essere felici per questi eventi, soprattutto quando, come in questo caso, fanno in modo di dare spazio anche ad iniziative benefiche. Spero di poter essere ancor più soddisfatta l’anno prossimo e potervi raccontare di un’altra fantastica serata. Nel frattempo…bollicine!
G.